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LA POTATURA DEL MIRTILLO – 1a puntata

La potatura è un’operazione di importanza fondamentale per massimizzare la qualità e il risultato economico di qualsiasi impianto di mirtillo gigante (Vaccinium corymbosum).
La potatura per il mirtillo deve essere effettuata ogni anno; si inizia con una potatura da allevamento per i primi 2-3 anni per poi passare a una potatura da pianta in produzione per tutti gli anni successivi che, per una pianta ben curata, possono essere da 15 a 20. Senza l’adeguata potatura la pianta del mirtillo cresce molto sia in altezza che in estensione e tende a produrre tanti frutti ma piccoli, per seguire la naturale propensione della pianta a massimizzare il numero di semi prodotti e sparsi nell’ambiente.
Le ragioni per cui viene effettuata la potatura del mirtillo sono:

  • favorire la crescita del legno giovane, che produce frutti di migliore qualità
  • mantenere un’impostazione della pianta aperta, che migliora la circolazione dell’aria, apre il centro della pianta alla luce del sole e riduce le malattie;
  • mantenere la produttività incoraggiando la crescita di nuove branche che producono frutti;
  • rimuovere i rami morti o danneggiati;
  • pulire la parte bassa della pianta rimuovendo le branche poco vigorose o affastellate;
  • aumentare la qualità della frutta perché l’arbusto è nel giusto equilibrio tra gemme a fiore e gemme vegetative;
  • selezionare le branche e i polloni in modo ottimizzare la produzione;
  • rendere i frutti più accessibili e ridurre i costi di raccolta.

La potatura del mirtillo richiede un po’ di “estro”, nel senso che durante la potatura più che seguire un metodo preciso, come si fa con more o ribes, si dovrà potare in modo “creativo” avendo in mente i criteri generali e l’obiettivo della potatura.
Lo scopo finale della potatura è avere una pianta di forma corretta e con il migliore equilibrio di branche e polloni.